E' da ieri che mi sono decisa a muovere il culo, appesantito da eoni di inattività e dallo spesso straterello di adipe che mi contraddistingue e ho scelto forse la soluzione a me più congeniale.
Essendo di natura inane e non piacendomi l'idea di ballonzolare davanti a statuarie barbie in palestra, mi sono più volte domandata come fare ad ottenere il massimo rendimento in termini fisici con il minimo sforzo. Non credo di riuscirci con questa soluzione, ma meglio che una puntata nei denti dovrebbe essere...
L'idea di andare in piscina mi terrorizzava: so che potrei affogare senza che un Hugh Jackman muova un dito per estrarre il mio cadavere(*); l'equitazione, che amo, non altrettanto è amata dal mio snello portafoglio; la corsa, cui mi sono sottoposta in passato, mi ha a dir poco traumatizzata; la palestra, intesa come attrezzi, mi faceva venire le crisi di identità sessuale.
Allora ho seguito i consigli del mio medico e mi sono messa a camminare a passo svelto per almeno 1 ora al giorno.
Complici queste splendide giornate, attivata la modalità PENSIONATA: ON, ho iniziato a "passeggiare stile pepe al culo" in direzione cascine... e quante cose ho scoperto!
1) Non sono la sola in orario di pranzo (diciamo dalle 1 alle 3) ad avere tutto sto tempo per fare jogging: le Cascine sono piene di esemplari di ambo i sessi e di età variabili dai 15 ai 70 anni che scorrazzano, camminano, rollerano e vanno in bici.
2) I rappresentanti del sesso maschile non riescono a tenere il pisello nelle mutande e lo fanno fluire nella scatola cranica anche mentre li vedi, moribondi e sudaticci, che arrancano per i vialetti: ieri per poco un Pantani in erba mi stira per girarmi in torno e guardarmi da tutte le angolazioni possibili. Sai che spettacolo interessante!
3) Il greto dell'Arno non è pieno di cacche di cane, né di cani. In realtà non c'è proprio nessuno... forse non ho visto i divieti io?
4) Tra Ponte alla Vittoria e Ponte Vespucci si addensa una fauna acquifera e palustre da far invidia alla laguna di Venezia: papere, paperottoli, gabbianelli, gabbianoni, cigni, aironi, anatroccoli e nutrie scorrazzano e prendono il sole sotto i baffi del consolato USA. Ci sono certe nutrie così belle, ma così belle, che mi vien voglia di andare col retino e prenderne una! Con una nutria al giorno, che dite, ce la farò a farmi la pelliccia per il prossimo inverno? :-P
5)Sudo tantissimo. Anche se non corro e il mio culo rimane per lo più stabilmente parallelo al suolo, l'andatura veloce mi fa sudare al pari della corsa, solo che se corressi reggerei sì e no 6/10 minuti prima di collassare... Immagino faccia bene, e magari faccia anche un po' dimagrire.
6) Sto proprio bene senza musica nelle orecchie, perché penso, e i pensieri che faccio hanno perfino un senso! Faccio progetti o mi invento storie immaginarie: lo posso anche dire, tanto che sono scema, ormai, lo sanno tutti!
7)Boh, basta, spero che l'aria alle Cascine non sia così inquinata e quindi tutto ciò dovrebbe farmi bene...
Chi viene con me? Magari a breve potrei sperimentare il roller e un compagno/a sarebbe gradito per raccattarmi da terra!
Bye!
(*)Scoop, W.Allen, 2006
venerdì, febbraio 02, 2007
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1 commento:
Complici una scuola in Italia, e la rottura del gomito anche io sono stato costretto a camminare per quasi 2 mesi.
Prima durante la scuola, a Pavia, vivevo a qualche km dal centro, e la sera dovevo andarci per mangiare; i primi giorni mi volevano circa 40 45 minutini, dopo qualche giorno 20 25.
Quando poi ho rotto il gomito, per andare all'universita' non potevo piu' andare in bicicletta, come sempre, e sono dovuto andare a piedi. Odiando l'autobus, mi sono tenuto, in allenamento, camminando quei 6 7 km al giorno.
Effettivamente andando a piedi si puo' pensare molto di piu', con o senza cuffie, ma bisogna organizzarsi bene: come dice mia nonna "chi non ha testa abbia gambe!"
E' stata una bella esperienza ed ora che mi ci fai pensare potrei, di tanto in tanto andare semplicemente a piedi.
Ricordo che camminando ci si scalda terribilemente di piu' che con qualsiasi altro mezzo.
Per tanto tempo ho avuto problemi dovuti ai piedi piatti. Ora, senza sbilanciarmi troppo, probabilmente il fatto di andare a piedi molto mi ha irrobustito le gambe e le caviglie, tanto che adesso non soffro piu' a camminare per molto tempo. Sebbene poi mi costi molta fatica stazionare in piedi a lungo.
Una menzione particolare la devo fare alle scarpe che mi hanno permesso di fare tutto cio': le GEOX. Ne ho comprato un paio, e da allora ne ho comprati altri 2: sono comode, leggere, fatte bene e belle.
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