giovedì, marzo 15, 2007

Sfogo/2

Purtroppo ci sono ricascata.
E stavolta devo dire che è stata molto più dura e leccare le ferite non credo basti più, per farle rimarginare.
Che rimangano aperte, allora, come memento per la mia idiozia caprina.
Sono talmente esterrefatta, o forse è meglio dire stanca, che non ho neanche più voglia di sprecare tempo e parole per descrivere come mi sento.
Per questo rimando, pari pari, al mio precedente sfogo: in fondo si tratta sempre della solita storia, né più, né meno. Solo un po' molto più pesante.
Vorrei mandarmi a fanculo da sola, ma ci ho già provato, e non dà la soddisfazione che credevo...
Must the show go on?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Belli sti sfoghi. Adolescenziali direi, visto che manca l'oggetto e anche qualche complemento di specificazione. È successo di nuovo: cosa? Quando? Chi? Insomma, scrivendo tieni presente la regola 5WH: what? who? when? where? why? how?
Sennò 'nsi capisce nulla.

Anonimo ha detto...

Sono una signora e non ti rispondo come dovrei...anche perché so che provochi per il gusto di farlo e in fondo sei un buon uomo.
Hai mai pensato che abbia voluto semplicemente esprimere quello che sento senza necessariamente spiegare a mezzo mondo, compresi i diretti responsabili del mio stato d'animo, le varie motivazioni?
Ad ogni modo, se chiedi:
what: mi girano le palle
who: a me
when: ora
why: perché me lo hanno tirato in quel posto
how: abbastanza velocemente (girano le palle)
Credi che ora si capisca qualcosa?
No? Pace... tanto girano comunque...
Ah, ma forse ho capito come mai non sono compresa da voartri: perché non ho scritto ogni tre parole un bel GIUE o un espressivo SIEE o un pertinente ACCASO... no?

Anonimo ha detto...

Indubbio che ti girino le palle, e non solo ora, mi pare la cosa succeda spesso. Ma forse malinterpreto. Continuo a dire che dei tuoi sfoghi si capisce ben poco, se non che tu stai parecchio male. Ora, libera di sfogarti nei modi che più si confanno. Ma se vuoi cercare di essere compresa, 'gna che tu cerchi di spiegarti bene. Sennò sembra che nessuno voglia aiutarti, quando invece nessuno capisce il che tu ci hai.